SCHEDE ASTRONOMIA : LE COMETE

Le Comete

Le comete sono corpi minori del sistema solare, di solito di pochi chilometri di diametro, e sono composte in gran parte di ghiaccio volatile.

Le comete hanno orbite molto eccentriche, in genere durante il perielio si trovano vicino alle orbite dei pianeti interni, mentre durante l’afelio si trovano al di là di Plutone.

Quando una cometa entra nel sistema solare interno, la superficie ghiacciata comincia a sublimare e a ionizzarsi, per via della vicinanza del Sole, fino a quando si crea una coda, spesso visibile a occhio nudo, di gas e polveri.

(a lato la 81p Wild 2)

103p HARTLEY 2

I nuclei delle Comete possono variare molto nelle dimensioni, dalle centinaia di metri fino a cinquanta e più chilometri e sono composti da roccia, polvere e ghiacci d’acqua, oltre ad altre sostanze, comunemente presenti sulla Terra allo stato gassoso, quali monossido di carbonio, anidride carbonica, metano e ammoniaca.

Sono spesso chiamate “palle di neve sporca“, ed hanno densità molto più basse di quella dell’acqua, il soprannome fu dato dallo stesso creatore della teoria cometaria, Fred Whipple, sebbene osservazioni odierne hanno rivelato forme irregolari e superfici secche, composte di polveri o rocce, rendendo necessario ipotizzare che i ghiacci si trovino in realtà sotto la crosta.

Le comete sono composte inoltre da una varietà di composti organici: oltre ai gas già menzionati, sono presenti metanolo, acido cianidrico, formaldeide, etanolo ed etano e anche, forse, molecole più complesse come lunghe catene di idrocarburi e amminoacidi.

17P Holmes

Quando le comete si avvicinano al Sistema solare interno, il calore del Sole fa sublimare i loro strati di ghiaccio più esterni, quindi le correnti di polvere e gas prodotte formano una grande, ma rarefatta atmosfera attorno al nucleo, chiamata chioma, mentre la forza esercitata sulla chioma dalla pressione di radiazione del Sole, e soprattutto dal vento solare, inducono alla formazione di un’enorme coda che punta sempre in direzione opposta al Sole, le chiome e le code hanno dimensioni enormi dell’ordine di decine di milioni di chilometri, ma molto rarefatte, difatti si possono osservare le stelle attraverso di essa.

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La Cometa di Halley 1P:

Cometa di Halley, la cui nomenclatura ufficiale è 1P/Halley, si tratta della più famosa e brillante delle comete periodiche provenienti dalla Fascia di Kuiper, le quali passano per le regioni interne del sistema solare ad intervalli di decine di anni, così chiamata in onore di Edmond Halley, che prima di tutti, in base ai suoi studi, ne predisse il successivo passaggio al perielio.

DATI ORBITALI E FISICI:

La cometa di Halley si trova su un orbita con un perielio di 0,586 UA con il prossimo passaggio che avverrà il 28/07/2061, ed un perielio di 35,082 UA in piena fascia di Edgeworth-Kuiper, con un’eccentricità pari a 0,96714 ed un periodo di rivoluzione di 75,32 anni.

Il corpo cometario ha le dimensioni di 15×8 km ed una massa di 2,2x10E14 kg, con una densità di circa 0,6 kg/dm3, la sua superficie è molto scura con un albedo di 0,04 ed ha un periodo di rotazione di 52,8 h.

IMMAGINI DELLA SONDA GIOTTO:

2/P Encke

La cometa P/2Encke fu scoperta da Machain nel gennaio del 1786, ma non porta il nome del suo scopritore, bensì quello di colui che ne calcolò l’orbita, Encke appunto, perché così si usava a quei tempi.

È una cometa con un periodo tra i più corti, ritorna ogni 3,3 anni, ed è di conseguenza tra le più studiate.

L’orbita con un perielio di (0,3367202 UA), è alquanto ellittica (0,8479982), tanto da portarla verso i pianeti esterni, ma nel punto più lontano dal Sole (afelio 4,094 UA) si viene a trovare comunque ad una certa distanza di sicurezza da Giove, tale da non subire perturbazioni gravitazionali da parte di quest’ultimo.

La vicinanza e il tipo di orbita permette, con gli adeguati strumenti, di seguire la cometa per tutto l’anno, ad eccezione di quando si trova prospetticamente troppo vicina al Sole.

È stato calcolato che il suo nucleo di 4,8 km, ruota in circa 15 ore.

La distanza minima dalla Terra è stata raggiunta nel 1997 quando è passata a 0,26 UA.

 

Hale-Bopp

La C/1995 O1 (Hale-Bopp) è una delle comete più brillanti del XX° secolo appena passato, scoperta nel 1995 quando si trovava ancora aldilà dell’orbita di Giove. Era ben visibile ad occhio nudo, muovendosi tra le costellazioni del Cigno, della Lucertola e Andromeda. Il nucleo della Hale-Bopp misura mediamente 60 km, quindi si trattava di un corpo di grosse dimensioni. La sua orbita è quasi perpendicolare a quella terrestre, inclinazione di 89,430°. Il passaggio al perielio (0,914 UA) avvenne nel 1997, mentre il suo afelio ( punto più distante dal Sole ) si trova a 50 miliardi di km (370,815 UA). La cometa passò molto distante dalla Terra (195 milioni di km – 1,3 UA) ma si è mostrata comunque brillante e spettacolare a causa delle sue notevoli dimensioni. Si presentava sempre comunque bassa sull’orizzonte non alzandosi mai più di 20°, e quindi l’osservazione poteva essere disturbata dalla foschia, che comunque poteva essere effettuata comodamente anche con un binocolo. La Hale-Bopp tornerà al perielio dopo 2533,97 anni.

67P Churyomov-Gerasimenko:

67P/Churyumov-Gerasimenko è una cometa periodica del nostro Sistema solare, dal periodo orbitale di 6,45 anni terrestri.

Per le dimensioni si tratta di due protuberanze a contatto rispettivamente di 4 e 3,5 km, con una densità di 0,470 kg/dm3 ed un periodo di rotazione pari a 12,761 h.

Tipicamente, una cometa che raggiunga una particolare vicinanza con i giganti gassosi Giove o Saturno è destinata a subire una notevole variazione dell’orbita; è il caso della Churyumov-Gerasimenko, il cui perielio, pari a 4,0 UA nel 1840, si è ridotto a 3,0 e quindi a 1,28 UA a causa di due successivi incontri con Giove, il secondo dei quali avvenuto nel 1959.

SCHEDA ESA IN INGLESE:

9P Tempel 1:

Il 4 luglio 2005, un giorno prima del perielio, alle 05:52 UTC la sonda Deep Impact della NASA ha colpito la cometa Tempel 1 con un proiettile impattatore.

Osservazioni dalla Terra e con i telescopi spaziali hanno mostrato un aumento di alcune magnitudini dopo l’impatto.

Il cratere che si è formato ha un diametro che raggiunge i 200 metri ed una profondità di 30-50 metri. Lo spettrometro del telescopio ha rilevato particelle di polvere più fini di un capello umano ed ha scoperto la presenza di silicati, carbonati, smectite, solfuri metallici (come la pirite), carbonio amorfo e idrocarburi policiclici aromatici.

La Tempel 1 è stata nuovamente visitata il 14 febbraio 2011 dalla sonda Stardust nell’ambito della missione Stardust-NExT. L’estensione della missione è stata approvata nell’intenzione di osservare in modo migliore il cratere creato dalla Deep Impact.

La Tempel 1 è stata la prima cometa ad essere visitata due volte da una sonda spaziale.

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9P TEMPEL 1

Le comete di breve periodo hanno orbite che possono essere compiute anche in meno di duecento anni, mentre le comete di lungo periodo hanno orbite dalla durata di migliaia di anni.

Le comete di breve periodo si crede siano originarie della fascia di Kuiper, mentre quelle di lungo periodo, come la Hale-Bopp, si ritiene siano originarie della nube di Oort.

Molti gruppi di comete, come le comete radenti di Kreutz, si sono formati dalla rottura di un’unica grande cometa.

Alcune comete con orbite iperboliche possono provenire dall’esterno del sistema solare, ma la precisa determinazione delle loro orbite è complessa. (vedi sotto).

UNA NATURA CONTESA……

Alcuni corpi del sistema solare sono sia classificati come comete sia come asteroidi vedi 95P / 2060 Chirone (vedi sotto nel paragrafo Centauri), appartentente al gruppo dei Centauri, gli unici altri tre asteroidi classificati anche come comete sono Wilson-Harrington, Elst-Pizarro e LINEAR.

Le vecchie comete che hanno visto espulso la maggior parte della loro parte volatile per via del calore del Sole sono spesso classificate come asteroidi.

Comete Interstellari

Una cometa interstellare è un oggetto astronomico per ora ipotetico. Sarebbe una cometa che si trova nel mezzo interstellare e non legata gravitazionalmente ad alcuna stella, che catapultata nel sistema solare si trova ad attraversarlo con un orbita iperbolica aperta.

Sebbene nessun oggetto di questo tipo sia mai stato identificato in modo conclusivo, si sospetta che vi sia una vasta popolazione di queste comete.

Una cometa interstellare o un asteroide, potrebbe essere identificata solo durante un suo passaggio nel sistema solare e potrebbe essere distinta da una cometa della nube di Oort grazie alla sua traiettoria fortemente iperbolica, dimostrando agli osservatori di non essere legata al Sole gravitazionalmente .

96P Machholz 1

La cometa Machholz 1 potrebbe essere una cometa interstellare catturata perché presenta una composizione chimica atipica per le comete del sistema solare.

Orbita con un semiassa maggiore di 3,0307487 UA ma ha un perielio di soli 0,1164254 UA mentre con l’afelio si spinge fino a 5,945 UA oltre l’orbita di Giove, il suo periodo di rivoluzione è di 5,28 anni, ed ha un’eccentricità orbitale di 0,9615853 molto elevata, come è elevata l’inclinazione pari a 57,50295° sull’eclittica.

Ha un diametro di 6,4 km.

Questa cometa è ritenuta da alcuni la progenitrice dello sciame meteorico delle Quadrantidi, visibile attorno al 4 gennaio.

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