CRISI KME FORNACI DI BARGA, OPERAI ACCETTANO L’ACCORDO

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 DA DANIELA FRANCESCONI
il comunicato sul referendum che ha visto i lavoratori di Kme Italy approvare l’accordo firmato a giugno. Grazie dell’attenzione e buon lavoro
Martedì 12 luglio i dipendenti di Kme Italy hanno approvato, tramite un apposito referendum, l’ipotesi di accordo siglata il 22 giugno. Ha partecipato al voto l’80,6 % degli aventi diritto.
Dei 475 votanti i SI’ sono stati 366 (pari al 78%), i NO 103 (22%) e 4 sono state le schede bianche e nulle. Analoghe percentuali si sono registrate nei referendum svolti nelle sedi di Firenze e Serravalle Scrivia (AL).
Si tratta di un risultato importante sia per i livelli di partecipazione al voto che per i consensi ricevuti dall’ipotesi di accordo. A questo punto l’accordo diviene operativo e offre una prospettiva di maggiore tranquillità per i lavoratori interessati e per un intero territorio.
Per i prossimi due anni l’occupazione è salva: l’azienda non potrà effettuare licenziamenti e non potrà spostare altrove attività lavorative e prodotti, pena precise sanzioni. Si riporta a Fornaci di Barga tutto il ciclo produttivo con un apposito investimento in un forno fusorio e c’è l’impegno a rafforzare, efficientandoli, tutti i segmenti produttivi, anche quelli ultimamente trascurati.
Da questo punto di vista sarà essenziale lo sforzo che l’azienda si è impegnata a mettere in campo dal lato commerciale per conquistare fette sempre più importanti di mercato. Per la prima volta si sono concordati meccanismi incentivanti di premi legati ai risultati che si raggiungeranno.
Consideriamo l’esito del referendum un importante riconoscimento della difficile trattativa che si è svolta e che ha portato l’azienda a dover scommettere sul futuro produttivo in Italia ed in particolare a Fornaci di Barga. I due anni che abbiamo di fronte non saranno semplici, dovremo comunque gestire una fase caratterizzata ancora dal ricorso agli ammortizzatori sociali, lo dovremo fare cercando di far rispettare i principi di solidarietà e non discriminazione, ma siamo convinti che la determinazione manifestata dai lavoratori in questi mesi alla fine potrà ottenere i giusti risultati.
Fiom Cigl Lucca,
il segretario provinciale MAURO ROSSI