DATI ARPAT: FONTE PRIMARIA INQUINAMENTO SONO RISCALDAMENTI A LEGNA O PELLET, ENORME IL DATO DI LUCCA E PROVINCIA

DATI ARPAT:
La provincia di Lucca registra la percentuale più alta, in Toscana, di impianti a biomassa (4,6%); il resto degli impianti è così distribuito: 86,1% metano, 6,9% Gpl, 2,5% combustibile liquido e 0,01% carbone.

SE SI TIENE CONTO SOLO DELLA VALLE DEL SERCHIO I DATI SONO MOLTO SUPERIORI.

Ricordiamo come la combustione di biomassa (legna, pellet) per il riscaldamento domestico, nonché per lo smaltimento degli scarti vegetali tramite abbruciamento, rappresenta la principale sorgente di inquinamento per il PM10. Tale sorgente contribuisce infatti, nei giorni di superamento, nelle stazioni di fondo della Toscana, dal 37% fino al 52%.
AZIONI:
Tra gli interventi contingibili ed urgenti, il Piano individua poi le Ordinanze di limitazione dell’utilizzo di biomassa per il riscaldamento, da prevedere nei Piani di azione comunale; l’utilizzo di biomassa per riscaldamento domestico potrà essere ammesso solo con impianti ad alta efficienza, fatte salve le abitazioni dove non siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento.

POI LA COLPA, CERTI ”AMBIENTALISTI” LA DANNO ALLE INDUSTRIE !!!!

Nel caso KME il comitato non si prodiga per proteggere ambiente e qualità dell’aria, ma va solo contro ad un progetto di rilancio di una azienda che ha chiesto di diminuire le sue emissioni totali.

Ed è importante condividerlo e diffonderlo, serve informare correttamente la gente, che di bufale ne ha sorbite fin troppe……