SCHEDE ASTRONOMIA: IL PIANETA MERCURIO

Mercurio

Mercury in color - Prockter07 centered.jpg

DIAMETRO 4.879,4 km

MASSA 55 (T=1000)

Densità 5,427 kg/dm3

Gravità 3,71 m/s2

Velocità di Fuga 4,300 km/s

Temperature -183/+452 °c

Pressione Atmosferica (tracce)

Periodo di rotazione 175,938 giorni

Periodo di rivoluzione 87,969 giorni

DISTANZA 0,313 / 0,459 UA media 0,387 UA

Radianza max 13.861 / min 6446 / med 9067 W/m2

 

Mercurio (0,387 UA) è il pianeta più vicino al Sole ed è il pianeta più piccolo (0,055 masse terrestri). Mercurio non possiede satelliti naturali e le sue sole formazioni geologiche conosciute, oltre ai crateri da impatto, sono creste sporgenti o rupes, probabilmente prodotte durante una fase di contrazione avvenuta nella sua storia primordiale (vedi sotto).

Il moto di rotazione mercuriano è molto lento: esso impiega (58,65) giorni per compiere un giro su se stesso, e completa quindi tre rotazioni ogni due rivoluzioni, in risonanza orbitale 3:2, questo fa sì che la durata del giorno solare (175,938 giorni) sia il doppio della durata dell’anno (87,969 giorni); Mercurio è l’unico pianeta del sistema solare sul quale la durata del giorno solare è maggiore del periodo di rivoluzione, ma questa risonanza legata all’eccentricità dell’orbita (0,2056) elevata hanno impedito alle forze mareali di fare in modo che Mercurio rivolgesse sempre la solita faccia al Sole, come la Luna con la Terra.

(vedi grafico a lato)

Il pianeta è privo di atmosfera, fatta eccezione per esili tracce di gas, in maggior parte Sodio, probabilmente frutto dell’interazione del vento solare con la superficie del pianeta.

Il suo nucleo relativamente grande e il suo mantello sottile non sono ancora stati spiegati adeguatamente: l’ipotesi principale riporta la possibilità che gli strati esterni siano stati strappati via da un impatto gigantesco.

STRUTTURA INTERNA:

Benché Mercurio sia assai splendente è molto difficile osservarlo perché ha il moto molto rapido, in più visto che è vicino al Sole è sempre immerso nei chiarori dell’alba o del tramonto.

L’osservazione radar dal radiotelescopio di Arecibo ha rilevato delle formazioni particolari all’altezza dei  2 poli, molto riflettenti, molto simili a quelle che si ottengono osservando oggetti ghiacciati all’esterno del sistema solare. I valori riflessi osservati sono compatibili con la presenza di ghiaccio coperta da un sottile strato di regolite, non sappiamo determinare lo spessore di questi depositi di ghiaccio che comunque si estendono per circa 30.000 km2, frutto forse dell’impatto di comete.

Data la ridotta inclinazione della rotazione di Mercurio, i crateri ai poli conservano delle zone perennemente oscurate dalla radiazione solare e hanno permesso al ghiaccio di conservarsi per miliardi di anni. (vedi scheda sotto)

SCHEDA DELLE ZONE POLARI: