Capezzoli Idv :Interveniamo dicendo che ancora una volta ci sono state violenze nei confronti di anziani. Serve una legge per garantire la sicurezza di queste persone

( MARINA DI CARRARA.) Casa di riposo “Giardino fiorito”.

Capezzoli Idv :Interveniamo dicendo che ancora una volta ci sono state violenze nei confronti di anziani. Serve una legge per garantire la sicurezza di queste persone. Selezionare meglio gli operatori , mettere le telecamere.
L’Italia dei Valori della Toscana, tramite il suo laboratorio Sociale e Disabilità diretto da Domenico Capezzoli interviene su ciò che per l’ennesima volta apprediamo sulle continue violenze che ogni giorno le persone deboli subiscono da chi invece li dovrebbe accudire.
Botte, ingiurie e minacce agli anziani ospiti della struttura (non autorizzata) di Marina di Carrara. . Questa Struttura,spiega Capezzoli è stata aperta nel 2016, dagli accertamenti della Guardia di Finanza emerge che la struttura, era “gestita in assenza di qualsiasi autorizzazione amministrativa, non avendo ottenuto l’autorizzazione prevista dalla legge regionale 41/05 e non sono risultate effettuate le comunicazioni previste dalla citata legge” sempre dalle indagini svolte dalla Guardia di Finanza risultano vari aspetti: non solo limitazione d’acqua da bere – non più di un bicchiere a pasto – in modo che gli anziani non “disturbassero” le operatrici con ovvie richieste di andare in bagno o costringendo a cambiare le lenzuola dei letti; uso in “quantità smodate e incontrollate, senza alcuna prescrizione medica” di ansiolitici e tranquillanti fino a ridurre gli anziani in stato soporoso: un altro modo per diminuire l’impegnoassistenziale. Si parla di “ingiurie, umiliazioni, strattonamenti, percosse e schiaffi”, di”limitazioni alla possibilità di movimento ordinando loro, con urla e minacce, di rimanere seduti tutto il giorno o legandoli alla sedia o al letto” e ancora “urla e minacce” per creare “un generale stato di timore e tensione”. La Finanza riferisce che c’era un “clima di sopraffazione e violenza a danno degli anziani sia da parte della responsabile, risultata unico dominus della struttura, sia delle dipendenti che soddisfacevano il volere dell’amministratrice nelle condotte di maltrattamento in maniera costante e giornaliera”.Le indagini hanno fatto “emergere il totale disprezzo” delle indagate verso gliospiti e “la crudeltà con cui le indagate erano solite comportarsi” con metodo”unico di gestione incentrato su umiliazione, prevaricazione e aggressione, tali da indurre molte vittime a desiderare la morte, a rassegnarsi o abbandonarsialla disperazione”.All’oscuro di tutto erano i familiari degli anziani.
Ora noi ci domandiamo perchè questa casa di riposo è stata Aperta e non aveva requisiti previsti dalla legge regionale sopra citata ?
Questo scempio deve finire conclude Capezzoli chiediamo che vengano fatto più controlli, mettere le telecamere ora basta . Dobbiamo prevedere dei test periodici per valutare l’operatore e se non è idoneo va licenziato .
Domenico Capezzoli ITALIA DEI VALORI